Cambiavalute Frisione

dal 1955

Fin dalla nascita della moneta, fatta risalire dagli storici al 650 c.a., nell'isola di Egina nel golfo di Saronico, vicino ad Atene, alle monete " buone" emesse da città o stato, si affiancarono monete non originali. I falsi si possono suddividere in 2 tipologie: il falso e la contraffazione. Il falso può rispettare il peso o la bontà del metallo contenuto o essere di titolo e peso inferiore e non viene emesso da uno Stato; la contraffazione solitamente rispetta titolo e peso ma non è emessa dallo stato, con difetti più o meno evidenti che differenziano dall'originale; la contraffazione veniva emessa anche da stati che volevano mettere in commercio monete simili all'orginale ma con caratteristiche diverse esempio i denarini romani repubblicani 110/50 a.C venivano fatti in rame con argentatura, per mandare meno argento nelle colonie. Altro esempio di contraffazione durante le dispute fra le città marinare ( Genova, Venezia Pisa ) venivano emesse monete simili ai ducati veneziani per poter esser spesi nelle colonie o isole conquistate al nemico. Il falso vieni solitamente coniato da privati, dotati di apparecchiature e perizia notevole invero, per guadagnare sia sul metallo sia sul valore numismatico. 

La diffusione dei falsi dipende dai periodi, dalla richiesta del mercato, del suo valore e dal tipo di moneta;  menzioniamo 1 falso ricorrente: la moneta da 5 lire del 1901, della quale si conoscono solo 114 esemplari che lasciarono la zecca per il mercato; il 99 % delle monete che si possono trovare in giro per mercati sono riprodotte e se onestamente vendute ad una decina di euro, mentre l'originale vale oltre i 50.000 €.

Per aiutare gli appassionati ed i collezionisti abbiamo pensato ad una scala di "pericolosità" dove si passa da monete raramente viste false a monete molto contraffatte o false; questa scala in valore crescente è così suddivisa:

Tabella pericolosità delle monete

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raro trovare falsi                     

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possibile trovare falsi  

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possibile trovare falsi molto ben fatti

Si trovano sia dello stesso metallo che di titolo inferiore

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molti falsi in circolazione - ATTENZIONE "     "

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MASSIMA ATTENZIONE "     "

Rivolgersi sempre presso negozi specializzati e da persone di comprovata competenza in numismatica per acquisti/vendite e perizie.

 

Esempi di falsi e breve guida come riconoscerli

Domiziano - aureo riprodotto - diritto

Esempio di falso di aureo romano. Si nota mancanza di metallo come indicato dalla freccia, scrittura debole ed irregolare; in questo caso peso calante e suono fesso del metallo.

 

Svizzera 20 franchi marengo riproduzione oro

Esempio di moneta da 20 franchi Svizzera, marengo oro, riprodotto; moneta in oro che rispecchia il peso ed il titolo ma è un conio non originale; alcuni esempi di errore dei falsari:

A: impurità di metallo

B: bollicine sulla croce e fondo

C: numeri della data non allineati

Vitt.Emanuele III - 5 lire 1914 riconio - r Esempio di moneta di Vittorio Emanuele III, il 5 lire 1914. Una delle monete italiane più falsificate; in questo caso il nome dell'incisore è evanescente e traballante, oltre il colore plumbeo per nulla caldo come l'argento. In questo esemplare il metallo era argento ed il peso calante di quasi 0,80 g.

Vittorio Emanuele III - 100 lire  1923 fascio - falso in oro

Esempio di 100 Lire di Vittorio Emanuele III anno 1923. Moneta molto falsificata, sia non in oro, sia in oro titolo basso e raramente in oro 900 millesimi. Solitamente quelle in oro hanno il peso lievemente calante. Nell'esempio in alto moneta non in oro dalla colorazione rossiccia. L'esemplare in basso è in oro ( vicino al 900 ) di peso inferiore (-0,42 g.) La freccia indica la scritta dell'incisore evanescente.

 

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